Cetraro-Piazza-del-PopoloL’itinerario ha come punto di riferimento e di partenza Palazzo Del Trono la cui facciata prospetta su Piazza del Popolo. Nella piazza è presente la Fontana del Nettuno edificata nel 1898, all’interno della quale è posta su una colonna la statua fittile di Nettuno. Da Piazza del Popolo, imboccando via Roma, ci si inoltra nei quartieri di epoca moderna costituiti per lo più da palazzi podestarili.

Alla fine di via Roma, è posta l’antica Torre Urbica oggi campanile, annessa alla Chiesa Matrice di S. Benedetto Abate, quest’ultima costruita sui resti di un antico monastero benedettino e risalente all’XI secolo. Distrutta dal terremoto del 1783, venne rifondata in stile  Barocco dal maestro Filippo Noto da Rogliano.

Usciti dalla Chiesa percorrendo via Regina Elena ci si addentra nel cuore del centro storico caratterizzato dall’intreccio di numerose viuzze e dalla presenza di chiese e casupole medioevali.

Arrivati nel Largo Giuseppe Ricucci, s’ha di fronte Palazzo del Vicario edificato nel 1091, sede della Curia Minor amministrata dai Monaci di Montecassino, feudatari per circa sette secoli e mezzo della terra di Cetraro, ricevuta in dono nel 1086 dalla duchessa Sikelgaita moglie del re Normanno Roberto il Guiscardo. Affianca Palazzo del Vicario la chiesa plebana di San Nicola di Bari la cui costruzione viene fatta risalire all’IX secolo. Nella chiesa si venera la Madonna del Carmelo, cui fu attribuita, nel 1837, la cessazione dell’epidemia di colera che gravava su Cetraro.

Proseguendo per via Regina Elena si giunge al più antico quartiere di Cetraro, la Marineria, da sempre occupato dalle famiglie dei marinai e dei pescatori.

Percorsa tutta la via Regina Elena e raggiunta la strada statale, si intravedono dall’alto i ruderi della chiesetta dell’Annunziata di epoca medioevale, l’edicola votiva del Calvario e la porta di mare, una delle tre porte urbiche, con le quali un tempo veniva dato accesso all’abitato. Ripercorrendo a ritroso la via Regina Elena, raggiungendo nuovamente Largo Giuseppe Ricucci, si può procedere verso via Antica Lampezia, che conduce dinnanzi  al largo San Giuseppe, un tempo luogo di mercati. Sul largo prospetta anche il Museo delle Arti e dei Mestieri allestito nei locali di un antico frantoio, del quale restano la macina in pietra a trazione animale e la pressa a coclea a doppia vite. Proseguendo su via antica Lampezia si giunge alla Chiesa di San Pietro Apostolo, la cui diruta struttura appare soprelevata sulla sinistra. Continuando l’itinerario tracciato dalla suddetta via, superando una serie di portici, s’arriva in Piazza Giovanni Losardo. Di fronte, colpisce il monumentale Palazzo De Caro in stile neoclassico risalente al XIX secolo. Salendo dalla via Porta di Basso si consiglia di passare per Piazza Mercato per poi proseguire dritti fino a via Carlo Pancaro, e da qui raggiungere e visitare il Complesso delle Suore Battistine, fondato nel 1912 da Suor Crocifissa Militerni; attigua vi è la Chiesa della Madonna delle Grazie in stile gotico, edificata nel 1454. L’interno, a navata unica, pone sull’altare maggiore  la pala marmorea scolpita, nel 1533, dall’artista carrarese Gian Battista Mazzolo. raffigurante la Madonna delle Grazie e i santi Francesco d’Assisi e Antonio da Padova. Ritornando di nuovo su via Carlo Pancaro ci si immette su via Luigi De Seta dove all’inizio spicca l’edifico Silvio Lopiano sede del Municipio. Procedendo a metà della via sulla destra s’imbocca una scalinata e salendo per via Albenzio De Rossi ci si dirige verso la parte alta del centro storico dove si trova Piazza Gino Jannelli attorniata da moderni palazzi e dalla Chiesa di San Pietro Apostolo edificata nel 1634, un tempo appartenuta all’attiguo Convento dei PP. Cappuccini soppresso nel 1865. Al suo interno, è conservato in un’apposita cappella il gruppo statuario ligneo della Madonna Addolorata opera di bottega napoletana, donato nel 1737 dal Beato Angelo d’Acri, che fu più volte guardiano del convento. Sull’altare maggiore campeggia insieme al ciborio templiforme datato 1746, il polittico dell’artista di scuola napoletana Giovan Bernardo Azzolino, databile al 1635 ca. con pala centrale rappresentante la Madonna degli Angeli. Scendendo da via Cappuccini passando da largo Calvario si arriva davanti a Palazzo Del Trono completando così l’itinerario.